Summary: La fama dei Rondinini è indissolubilmente legata ad alcuni capolavori della storia dell'arte quali la Medusa oggi alla Glyptothek di Monaco o l'ultima fatica di Michelangelo, la Pietà, poi nota come "Rondanini", variante del cognome della famiglia romana, misteriosamente giunta in collezione e oggi conservata all'ospedale spagnolo del Castello Sforzesco di Milano. Frutto di anni di ricerche e di un progetto condiviso tra le Università di Firenze e Salerno, il presente volume intende restituire la fisionomia, non solo fisica ma anche intellettuale, dei protagonisti di questa saga familiare che si dipana per oltre tre secoli. In questa lunga storia, che ebbe inizio a Roma tra la fine del Cinquecento e i primi anni del Seicento, spiccano le figure del fondatore Natale Rondinini seniore, del figlio Alessandro e della moglie Felice con la quale condivise l'intereasse per l'erudizione e per l'arte, commissionando opere a Claude Lorrain, Francesco Albani, Pieter van Laer, Gian Lorenzo Bernini e Alessndro Algardi. Le preziose memorie raccolte dai suoi avi furono gelosamente conservate e riallestite nel nuovo palazzo in via del Corso dal marchese Giuseppe, ultimo rampollo dei Rondinini che intrattenne rapporti con Winckelmann e Goethe, inserendosi con moderno approccio nell'ambito internazionale del Grand Tour. Contents: I. Alle origini della famiglia: i Rondinini e gli Zacchia nella Roma d'inizio Seicento - I.1 L'ascesa di Natale Rondinini e la nascita di una collezione. I.2 Il ritratto di Paul Bril in casa Rondinini. I.3 Paolo Emilio seniore e Laudivio Zacchia: due cardinali in cerca di affermazione. II. Alessandro Rondinini seniore e Felice Zacchia - II.1 Alessandro Rondinini seniore: i poliedrici interessi di un avvocato concistoriale. II.2 Un giardino botanico tra le ville di Termini. II.3 Felice Zacchia: da consorte intellettuale a mater familias. II.4 Lo "strigotio" di Pieter van Laer. II.5 "Camina di pari passo nel diletto, e nella cognitione…col signore suo consorte" . III. Gli scultori di casa - III.1 François Du Quesnoy e Orfeo Boselli. III.2 Alessandro Algardi. III.3 Laudivio Zacchia versus Natale Rondinini seniore: una proposta per un busto in cerca di identità. III.4 Domenico Guidi e le memorie di famiglia scolpite. IV. Alessandro Rondinini juniore e Margherita Ambra: nuovi assetti familiari - IV.1 Le avventure di Alessandro juniore. IV.2 La villa a Termini al tempo di Alessandro juniore. IV.3 Due presenze inaspettate nella villa a Termini: le terracotte di Domenico Guidi e Alessandro Algardi. IV.4 La lungimiranza di Margherita Ambra. IV.5 Il nuovo palazzo al Corso attraverso gli occhi degli artisti. V. Giuseppe Rondinini da via del Corso all'Europa - V.1 L'ultimo discendente dei Rondinini. V.2 Pietro Bracci e il gabinetto delle terrecotte. V.3 Le terrecotte di Gian Lorenzo Bernini. V.4 Le terrecotte di Camillo Rusconi. V.5 La collezione di disegni. V.6 Bartolomeo Cavaceppi. Restauri e nuove acquisizioni. V.7 Grossi, Gesuelli e il monumento di Giuseppe Rondinini a Sant'Onofrio. VI. Il marchese che volle farsi imprenditore - VI.1 "Bisogna adattarsi al gusto dei paesi e saperne profittare". Il tentativo di un trading europeo: olio, vino, quadri e statue. VI.2 La galleria di carta: un progetto editoriale. VI.3 L'epilogo di una collezione: la vendita delle sculture antiche. VII. Michelangelo a Palazzo Rondinini - VII.1 La Pietà. VII.2 Tutti vogliono Michelangelo. Appendice documentaria. (^Forthcoming^)

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